Casentino

Riepilogo:

Periodo: novembre 2018
Durata: 4 giorni
Mezzo: auto
Distanza percorsa: 690 Km
Spesa tot: 300 Euro

Galleria fotografica: ecco una selezione.

Prologo

Ci sono diverse ragioni che hanno contribuito al concepimento di questo piccolo viaggio: prima di tutto abbiamo pensato ad un luogo lontano dalla ressa turistica; secondo, avevamo sentito parlare del celebre panno del Casentino, tessuto divenuto celebre nel medioevo e tuttora prodotto in queste zone; terzo, una nota letta su una guida dove il Casentino è descritto come uno dei luoghi ancora integri e più suggestivi della Toscana. Quindi, partenza!

Diario di viaggio

giovedì 1° novembre, 1° giorno
Partenza verso le 10, tempo nuovoloso con previsioni pessime per i prossimi giorni macchissenefrega: seguiamo la Romea fino a Ravenna, quindi la Cesena-Orte fino a Bagno di Romagna. Prendiamo la Strada Regionale Umbro Casentinese Romagnola, che s'inerpica attraverso boschi solitari dai caldi colori autunnali. Lungo la salita incontriamo un paesaggio inquietante con formazioni rocciose stratificate: la zona è chiamata le Scalacce, dove si osserva la ritmica alternanza di arenarie giallo-beige e marne grigio chiaro.
Ci fermiamo per un pranzo al sacco in una radura tra tornanti. Superato il Passo dei Mandrioli a 1.173 m, che separa l'Emilia dalla Toscana, scendiamo verso la Valle dell'Arno ed arriviamo a Badia Prataglia, dove sostiamo per una breve visita all'antica chiesa romanica con una cripta alto medievale. Arrivati a Poppi alloggiamo al bellissimo Agriturismo Poggio a Poppi, ricavato da un vecchio casale situato su di un poggio (appunto) da dove si vedono i borghi di Poppi e Bibbiena. Un po' di relax e giro serale per il bel centro storico di Poppi dominato dall'imponente Castello dei Conti Guidi; conclusione in bellezza con cena nel raccolto ed accogliente ristorante Il Piccolo Ristoro: pappa al pomodoro, ravioli di patate con ragù di carne ed un'ottima torta mele ed amaretti.

venerdì 2 novembre, 2° giorno
Anche oggi il tempo è nuvoloso ma almeno non piove, o quasi. Su indicazioni della nostra ospite visitiamo Raggiolo, borgo bellissimo dagli stretti e ripidi vicoli, preclusi alle auto. Teatro di miseria e forte emigrazione nel secolo scorso, ora sta pian piano rinascendo, merito anche del turismo che con la costituzione di un albergo diffuso sta riqualificando e restaurando molti vecchi edifici. Peccato per la mancata festa delle castagne, che si tiene ai primi di novembre e che è stata spostata ai prossimi giorni causa maltempo.
Ci spostiamo a Bibbiena, bel borgo medievale, dove ci colpisce particolarmente la chiesa medievale dei SS. Ippolito e Donato, elegantemente restaurata, che custodisce numerose opere d'arte tra cui spicca una statua lignea del XII sec., raffigurante la Madonna col Bambino, ed un polittico del '400. Pranziamo all'ottimo Tirabusciò, dove gustiamo baccalà su crema di ceci, pici con gli agliacci, zuppa di fagioli, lattuccio, parfait di cioccolato.
Andiamo poi verso nord, verso Pratovecchio: visita alla Pieve di Romena (XII sec), molto suggestiva, poi al Castello di Romena al quale si arriva da un lungo viale di enormi cipressi centenari. Capatina a Stia, alla fabbrica della Premiata tessitura TACS, famosa per il panno casentinese, dove si trovano sempre belle cose.... Un po' di relax in camera, sera a cena a La Buca a Soci: tortelli di patate, linguine con salsiccia e cicoria, baccalà al forno.

sabato 3 novembre, 3° giorno
Alba magnifica, con le brume annidate tra le colline celando e rivelando boschi, casolari, borghi.
Giornata dedicata ai luoghi di fede del territorio, numerosi ed importanti. Per prima cosa ci fermiamo al santuario e monastero di Santa Maria del Sasso, poi al Santuario della Verna, famoso perché qui San Francesco ricevette le stimmate: bellissimo e suggestivo, arroccato su una formazione rocciosa che domina il paesaggio circostante; al suo interno custodisce splendidi lavori in ceramica policroma dei Della Robbia.
Pranziamo al piccolo ristorante La Melosa vicino al parcheggio, con zuppa di funghi, crostone con salsiccia, crostata alle more e cantucci morbidi di farina di castagne accompagnati dall'immancabile vin santo.
Il tempo intanto s'è guastato, inizia a piovigginare. Seguiamo una strada tra bellissimi boschi ed incredibili formazioni di roccia stratificata; passiamo per due minuscoli paesini: Rimbocchi, famoso per il pane, e Corezzo, famoso per il tortello alla lastra. A Camaldoli breve visita al monastero e all'antica farmacia che conserva le antiche attrezzature (con tanto di mortai, alambicchi, un coccodrillo ed un armadillo imbalsamati) ed una bella biblioteca con antichi testi di medicina officinale. Saliamo in auto anche all'eremo ma possiamo vedere ben poco anche perché inizia ad imbrunire, pioviggina e fa unn po' freddo.
Dopo un po' di relax in camera torniamo a Bibbiena, dove c'intrufoliamo per un'occhiata al piccolo ma delizioso teatro per poi cenare ancora al Tirabusciò.

domenica 4 novembre, 4° giorno
La mattina facciamo le valigie ed andiamo a Poppi. Qui breve visita alla pieve di San Fedele prima che inizi la messa delle 10, poi al castello dei conti Guidi: il bel cortile interno, l'alta torre da cui si gode un vastissimo panorama, alcune belle sale e la biblioteca antica, ricca di libri antichi, manoscritti ed incunaboli di fisica e medicina, primo fra tutti un magnifico codice membranaceo del XIV sec. con testi di Avicenna. Usciti dal castello troviamo la processione con banda paesana che, uscita dalla chiesa, ha raggiunto il monumento ai caduti che sorge appena fuor dalle mura: autorità presenti, suono dell'inno nazionale, il silenzio d'ordinanza e Il Piave mormorò.
Verso mezzodì lasciamo Poppi e per Badia Prataglia facciamo una piccola deviazione per Corezzo dove all' Osteria dala Franca gustiamo finalmente il tortello alla lastra, accompagnato da cavolo nero: vale il viaggio! Prendiamo la via del ritorno: al Passo dei Mandrioli incontriamo nebbia fitta fin quasi a valle. Il tempo si mantiene sul piovigginoso, siamo a casa verso le 18.