Dalmazia ed Istria

Riepilogo:

Periodo: giugno 2014
Durata: 9 giorni
Mezzo: traghetto, auto
Km precorsi: 1.600
Spesa tot: 590 Euro
Moneta locale: Kuna (1 Euro = 7 Kune) in Croazia, Marco Convertibile in Bosnia (1 Euro = 2 Marchi)

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Diario di viaggio

venerdì 20 giugno, 1° giorno
Partenza da Padova verso le 10; sosta per pranzo da parenti al Lido degli Estensi. In centro ad Ancona acquistiamo panini con porchetta e formaggio per la cena. Imbarco sul traghetto della Blue Line che salpa alle 20:30.

sabato 21 giugno, 2° giorno
Sveglia intorno alle 6 del mattino, arrivo a Spalato intorno alle 7.30; la procedura di sbarco si rivela piuttosto lunga e ci mettiamo più di un'ora per uscire dal porto. Con qualche difficoltà per via di scarsità di zone di parcheggio raggiungiamo la casa dove pernotteremo: House Sandra, molto bella, tranquilla e a due passi dal centro storico (380 Kune). Ci sistemiamo e verso le 11.30 siamo pronti per affrontare la città. Molto bello e "vero" il mercato fuori dalle vecchie mura; il palazzo di Diocleziano poi è davvero incredibile, un monumento romano diffuso e fuso con la città veneziana sorta nei secoli successivi: visitiamo la cattedrale, concepita come mausoleo dell'imperatore, i sotterranei del palazzo, la cripta, il tesoro, il battistero (ex tempio di Giove). Pranzo con frutta fresca e pane presi al mercato.
Dopo un dovuto riposino pomeridiano si va in auto a visitare i resti di Salona, la vecchia città romana appena fuori Spalato: un insieme di rovine incantate tra orti di ulivi e fichi.
La sera per cena seguiamo il consiglio dei nostri padroni di casa: andiamo al Buffet Fife, un po' defilato ma meno turistico dei locali che si trovano in centro; assaggiamo zuppa di pesce, baccalà in brodetto e pastissada (una specie di brasato di manzo) (174 Kune in 2). Giro notturno per il centro storico, incantevole, animatissimo ma non fastidioso.

domenica 22 giugno, 3° giorno
Dopo una colazione in camera con Nescafé ed uno strudel preso in un panificio, lasciamo Spalato e prendiamo, con qualche difficoltà causata da una tangenziale chiusa, l'autostrada A1 in direzione Dubrovnik: la strada è nuovissima e poco frequentata, attraversa un paesaggio carsico quasi disabitato. Lasciamo l'autostrada seguendo le indicazioni per Medjugorie (in Bosnia!), dove arriviamo verso mezzodì. Dopo una breve sosta in questo luogo dello spirito proseguiamo verso nord pensando al nutrimento del corpo: ci fermiamo al Restoran Udovice dove ci servono un agnello allo spiedo squisito.
Altri 15 Km e siamo finalmente a Mostar, dove alloggiamo alla Muslibegovic House, una residenza ottomana del XVII secolo trasformata in hotel e museo (90 Euro). Giro suggestivo per il centro storico con le moschee, i vicoli medievali, il fantasma di qualche palazzo bombardato nella guerra degli anni '90 e mai più ricostruito. Il gran numero di locali e negozi per turisti che affollano le antiche vie rovinano un po' l'atmosfera, ma la vista dello stari most, il ponte vecchio, ci dona comunque una grande emozione. Bello anche il ponte storto, piccolo e piùvecchio di un secolo. Ci concediamo un tè nero ed un caffè turco su una delle tente terrazze che danno sul ponte; la temperatura è magnifica, c'è un bel sole ma senza un caldo fastidioso.
Dopo una breve pausa in albergo torniamo in centro per cena: ci fermiamo al ristorante Taurus, così vicino al ponte storto da poterlo toccare, dove assaggiamo alcuni piatti della tradizione locale: pljeskavica (tasca di vitello ripiena di formaggio), japrak (involtini di corne su foglia di vite) e per dolci, squisiti, baklava (con miele e noci) e smokvara (con i fichi). Giro notturno del centro storico, molto più suggestivo ora che le bancarelle sono chiuse ed i vicoli sono quasi deserti.

lunedì 23 giugno, 4° giorno
Dopo colazione ed una breve visita al museo annesso al nostro hotel, partiamo i direzione sud seguendo la Neretva fino a Poćiteli, bel borgo medievale fortificato e dominato da una rocca che controlla la valle circostante. Riprendiamo l'autostrada e rientriamo in Croazia, per arrivare nel primo pomeriggio a Kaštel Stari (Castelvecchio), piccolo paesino dove pranziamo in un ristorante (Konoba Porat) sul lungomare con zuppa e cevapi (139 Kune in 2).
Ancora qualche chilometro e siamo a Traù (Trogir); dopo qualche girovagare ci affidiamo all'ufficio turismo che ci trova una modesta camera presso una famiglia. Facciamo un giro per il centro storico e ceniamo, su indicazioni della signora che ci ospita, un po' fuori paese al ristorante Barba con ottimo pesce alla griglia (366 Kune in 2). Ritornati in centro, lo troviamo assiepato di gente che da innumerevoli televisori posti su tutte le piazze assiste alla partita dei mondiali di calcio: stasera Croazia-Messico; noi andiamo a letto prima della finale ma lo strano silenzio che segue fa capire che alla squadra locale non sia andata bene...

martedì 24 giugno, 5 ° giorno
Colazione in un bar del centro, poi visita alla cattedrale: bellissimo il portale romanico ma anche il coro e la sacrestia con il tesoro; salita sul campanile, sconsigliata a chi soffre di vertigini, che dona una bella vista su tutta la città. Lasciamo Traù e partiamo verso nord seguendo la costa; ci fermiamo a Rogoznica, piccolo paesino d'impronta veneziana con una piccola spiaggia dalle acque turchesi e cristalline: dopo un paio d'ore passate a goderci il mare pranziamo alla Konoba Mario con patè di ceci ed insalata con prosciutto dalmata e formaggio (146 Kune in due).
Altra sosta a Primošten, disposta su una piccola penisola dominata dalla chiesa di San Giorgio con cimitero annesso. A metà pomeriggio arriviamo a Sebenico; alloggiamo in un appartamento (Loriana) prenotato ieri sera ed ubicato nel cuore del centro storico (40 Euro). Giro in centro con visita alla magnifica cattedrale di San Giacomo con le celebri 72 teste dalle tante diverse espressioni; il centro storico è splendido, con case ed antichi palazzi veneziani tutti costruiti nella bianca pietra estratta dalle isole vicine; le vie sono lastricate di pietra resa lucida da secoli di utilizzo.
Cena alla Konoba Gorica, consigliataci dal nostro padrone di casa: proviamo un paio di piatti di carne ed un ottimo dessert (crema al prosecco con mandorle). Prima di rincasare facciamo un altro giro per il centro, molto animato anche per la presenza di un festival dedicato all'infanzia.

mercoledì 25 giugno, 6 ° giorno
Colazione in casa con il sempre utile Nescafè e dei buoni dolci presi in una vicina pekarna (i panifici croati sempre fornitissimi di pane di ogni foggia e di altre prelibatezze dolci e salate). Visita alla fortezza di San Michele, imponente rocca che domina la città, molto ben restaurata e che spesso ospita al suo interno suggestivi concerti.
Decidiamo poi di dedicare la giornata al mare, nonostrante il tempo incerto; puntiamo a nord seguendo la costa, destinazione Isola di Murter: ci fermiamo in una spiaggia non bellissima ma dal mare comunque turchese. Altra sosta al piccolo centro di Betina (sempre sull'isola), col campanile arrotondato e le case di pietra bianca dalle imposte colorate.
Tornati a Sebenico facciamo siesta ed usciamo a cena al Buffet Nostalgija: squalo e tonno alla griglia; come dessert una fantastica Bajadera, dolce al cioccolato e nocciole tipico di Zagabria.

giovedì 26 giugno, 7 ° giorno
Dopo colazione partiamo verso nord, sempre lungo la costa. Sosta per un bagno in una zona senza nome, ma l'acqua è fredda e poco godibile. Pausa pranzo appena prima di Biograd da U Šime con quasi un chilo di agnello arrosto da dividere in due! Buono, ma la qualità non è quella che avevamo provato qualche giorno fa in Bosnia.
Sosta in un paio di paesini lungo la strada, ma niente di speciale (infatti non ne ricordo i nomi). A metà pomeriggio arriviamo a Zara; alloggiamo a Villa Goga, prenotata ieri sera (60 Euro): posizione centralissima ma lontana dal parcheggio, camera troppo piccola, zona rumorosissima per l'intensa vita notturna; fortuna che la finestra è bene insonorizzata. Visita alla chiesa di San Donato, giro per la città.
Cena al ristorante Na Po Ure, trovato per caso ma molto gradito: zuppa al pomodoro, sarde ai ferri con verdura cotta. Andiamo poi sulla banchina nel lato sud-ovest della città, dove si trovano due incredibili installazioni realizzate dall'architetto locale Nikola Bašić: l'Organo Marino ed il Saluto al Sole, geniali ed emozionanti.

venerdì 27 giugno, 8 ° giorno
Colazione e visita al mercato, ricco di frutta, verdura e pesce. Lasciamo Zara, l'autostrada ci porta velocemente verso nord; all'altezza di Sinj usciamo. Il paesaggio è molto bello, ci fermiamo lungo la strada per acquistare del miele da un contadino. A Sinj arriviamo di nuovo al mare, ne approfittiamo per un bagno: acqua gelida e cristallina. Non ci fermiamo a Fiume come pianificato all'inizio perchè ci attrae di più il cuore dell'Istria: proseguiamo quindi ed arriviamo a Pinguente (Buzet) dove alloggiamo all'Hotel Vela Vrata, bellissimo complesso di tre vecchie case ristrutturate con molto gusto ed unite a formare un'unica struttura (78 Euro). Prima di tutto ci godiamo la bella piscina coperta con idromassaggio, poi facciamo un giro per il piccolo centro quasi deserto; nella piazzetta principale con la fontana veneziana del '700 solo una bambina e qualche gatto. Ceniamo al ristorante annesso all'hotel, su un tavolino solitario sistemato su una nicchia nelle mura medievali del paese, vista bellissima sulle verdi colline circostanti e sul tramonto rosso pennellato di nubi; siamo nella patria del tartufo, assaggiamo zuppa di carote; zuppa di fagioli, tartufo e fichi; formaggio al tartufo; prosciutto istriano; crema al cioccolato ed olio d'oliva; crema di mascarpone e limone; per vino una malvasia istriana ed un moscato dolce: tutto squisito! (37 Euro in 2)

sabato 28 giugno, 9° giorno
Dopo un'ottima colazione in hotel partiamo alla scoperta di altri paesi istriani. Una strada bellissima che serpeggia tra prati e colline seguendo il fiume Quieto ci porta a Montona (Motovun), uno dei più famosi borghi fortificati della regione: ci colpiscono in particolare il piccolo cimitero quasi abbandonato con poche tombe italiane in rovina e ricoperte dalla vegetazione, il giro sulle mura da cui si spazia sul paesaggio circostante, la collezione di bassorilievi con numerosi Leoni di San Marco in diverse fogge. A Portole (Oprtalj) arriviamo per una stradina che, passando per Livada, s'inerpica nel bosco con ripidi tornanti per arrivare infine al paese adagiato su un colle; il centro storico è un po' malinconico per la presenza di molte case in rovina, abbandonate con l'esodo degli italiani nel dopoguerra; tuttavia si sta recuperando molto e la speranza è che un giorno questo piccolo centro torni a risplendere; pranziamo al ristorante "Loggia", con salumi e formaggi locali per finire con un raviolo dolce ripieno di frutti di bosco, marmellata di fichi e Terrano (160 Kune in 2). Da qui seguiamo per Catelvenere ed entriamo in Slovenia; ci fermiamo a Portorose per un ultimo bagno in mare. Proseguiamo poi per Capodistria, Muggia e Trieste.

Note

Cibo
Abbiamo avuto modo di variare parecchio la nostra alimentazione, spaziando dalla carne dell'interno al pesce della costa, fino alle contaminazioni mitteleuropee e mediorientali della cucina Bosniaca. Pochi i vini assaggiati ma quasi sempre gradevoli, ottimele birre chiare di stampo tedesco; il caffè espresso di tipo italiano ormai si trova sembre con una buona qualità; a Mostar è stato obbligatorio prendere almeno un caffè alla turca. Sui dolci abbiamo provato sia dei classici (strudel, palacinke) siadelle ottime sorprese inedite.

Clima
Visto l'andamento incerto del clima di questa estate, possiamo dire di essere stati fortunati: di fatto solo una mezza giornata di pioggia e tempo un po' incerto che ci ha fatto desistere nel dedicare un giorno per un'escursione in barca alle Incoronate;per il resto temperature piacevolissime, ideali per andare in giro!