Sicilia orientale
Riepilogo:
Periodo: giugno/luglio 2011
Durata: 10 giorni
Mezzo: aereo, auto
Spesa tot: 800 Euro
Galleria fotografica: vedi una selezione su Picasa.
Premessa
Giro organizzato in breve tempo, con l'idea di vedere la costa est della Trinacria. Prenotato via Internet volo, auto a noleggio e tutte le sistemazioni.
Diario di viaggio
venerdì 24 giugno, 1° giorno
Prendiamo il volo Venezia-catania e siamo a destinazione verso mezzogiorno. Qualche disavventura
per la questione dell'autonoleggio (il mezzo prenotato non c'era, le condizioni non erano proprio
quelle pattuite...) che tuttavia si risolve alla meno peggio. Con l'autostrada arriviamo a
Messina e qui breve giro per il centro storico: il campanile del duomo, con le
grandi statue che si animano ad ogni mezzogiorno, è purtroppo chiuso a quest'ora; in compenso
troviamo aperta per un matrimonio la bellissima chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani,
dall'architettura arabo-normanna. Fatto piuttosto curioso, questo è il primo dei moltissimi
matrimoni che incontreremo per tutto il viaggio. Da Messina non riprendiamo l'autostrada ma puntiamo
nell'entroterra; attraversando i monti Peloritani lasciamo lo Ionio e dopo un passo a 400m attraverso
un bel paesaggio montuoso, arriviamo sul Tirreno. In circa un'ora siamo a Milazzo, dove alloggiamo
al Bed & Breakfast "Piazzzale Roma", piuttosto modesto.Su consiglio del gentile proprietario,
la sera ceniamo al buon ristorante "L'Angolo degli Aragonesi", sulla salita per la rocca.
Suggestioni del giorno: l'Etna che fuma, lo Stretto di Messina.
sabato 25 giugno, 2° giorno
Dopo qualche difficoltà di coordinamento mattiniero, che tuttavia verrà brillantemente
superata nei giorni successivi, si parte alla volta di Tindari. Sosta per prima cosa a
Patti, dove sotto il viadotto dell'autostrada sorgono i resti di una grande villa
romana, i cui mosaici sono tuttavia piuttosto degradati; sognavo Villa Armerina ma mi devo accontentare
di questo: pazienza, la filosofia Zen arriva in mio aiuto. Attraverso una strada sospesa tra macchia
mediterranea ed il mare arriviamo a Tindari, promontorio a picco su un mare turchese
e dominato da un famoso santuario dedicato alla Madonna e dalle rovine della città greco-romana
di Tyndaris. Pranzo in un chiosco con pane e panelle, tipiche focaccine di farina
di ceci. Scendiamo verso il mare ai Laghi di Marinella, dove c'è una spettacolare lingua di
sabbia bianca: verso il mare aperto onde spumeggianti, verso l'interno acqua calmissima ed acqua cristallina.
Tornati a Milazzo si cena - tardissimo - al Bagatto, locale segnalato dallo Slow Food che
tuttavia ci delude parecchio.
domenica 26 giugno, 3° giorno
Finalmente una colazione tipica: granita al caffè e brioche, squisita! Dopo un breve giro sul
lungomare est, da dove si ha una vista non proprio pittoresca sulla vicina raffineria, lasciamo Milazzo
e raggiungiamo in autostrada Roccalumera, piccolo paese a nord di Taormina. Qui ci
accoglie Giovanni, proprietario del B&B Nonna
Germina: squisiti sia il posto che la persona, una sistemazione da consigliare senza alcun dubbio.
Giro alle gole dell'Alcantara, breve escursione guidata con stivaloni dentro le acque
ghiacciate del torrente: interessante e suggestivo. Verso il tramonto andiamo al Monastero dei Cappuccini
a Francavilla di Sicilia, che troviamo ormai chiuso; l'annesso cimitero, con parecchie tombe ottocentesche,
ha un certo fascino. Alla sera andiamo ad Allume, frazione di Roccalumera, al ristorante Conte
d'Antares, convenzionato con il nostro B&B: e qui altra nota di merito per Nonna Germina,
perchè con 25 Euro ci viene offerta una cena indimenticabile, con porzioni generose, tutti i
sapori della tradizione siciliana e degli ospiti fantastici che ci intrattengono come se fossimo di
famiglia.
lunedì 27 giugno, 4° giorno
Oggi si va a Taormina. La famosa località merita davvero la sua fama: salita
in funicolare, visita al borgo, agli splendidi giardini comunali e al famoso testro greco; il tutto
nella magnifica cornice di questo promontorio ricco di fiori, fichi d'india e macchia mediterranea,
a picco tra due baie col mare di un'azzurro assoluto. A metà pomeriggio scendiamo a piedi
fino alla spiaggia dell'Isola Bella, dove restiamo fino al tramonto. Tornati a Roccalumera ceniamo
in una pizzeria sul lungomare e terminiamo mangiando anguria sul terrazzo della nostra camera.
martedì 28 giugno, 5 ° giorno
Dopo un po' di spiaggia con bagno a Roccalumera lasciamo il paese un po' a malincuore diretti verso sud.
Arrivati nel bel centro storico di Acireale veniamo catturati per prima cosa da una
pasticceria dove ci concediamo una granita al gelso ed un cannolo siciliano superbo (specie per me he non
ne avevo mai mangiati in loco); con calma giriamo poi tra le imponeti chiese, i palazzi barocchi
coi poggioli sostenuti da figure grottesche, il vivace quartiere col mercato della frutta. Ad
Acitrezza sorgono, non lontano dalla riva, alcuni faraglioni di nera roccia vulcanica,
creati secondo la leggenda dalle rocce che Polifemo scagliò ad Ulisse per tentare di fermarlo;
facciamo un giro in barca che, seguendo la costa, per Acicastello arriva fino ad Ognina (con l'accento
sulla O!), ai margini di Catania; sosta al largo per un bel bagno in mare aperto. Prima di riprendere
l'auto ci si ristora con granita al pistacchio e brioche. Nel tardo pomeriggio arriviamo a
Pozzallo, sulla costa sud; alloggiamo all'Hotel Mare Nostrum e ceniamo al Garum, un locale in centro senza particolari
meriti ad eccezzione di un cous cous davvero notevole.
mercoledì 29 giugno, 6 ° giorno
La mattina ci spingiamo ad ovest: breve bagno alla bellissima spiaggia di Pisciotto, vicino alle imponenti
rovine di una vecchia fornace: sabbia ocra finissima, paesaggio africano, magnifico. Visita a
Scicli sotto un sole implacabile; la città è bellissima ma il caldo stancante,
troviamo rifugio nella frescura delle chiese e a pranzo in un tranquillo e piacevole ristorante, dove
gustiamo una saporita pasta caciata, salsicce arrosto per terminare con rosoli alla carruba e
alla zagara. Nel pomeriggio visitiamo Ragusa e Ragusa Ibla, la parte antica della
città arroccata su un promontorio e dominata da un'imponente cattedrale. Per la sera siamo a
Modica, piuttosto affaticati dalla giornata intensa, dove assistiamo all'uscita di San
Pietro dalla chiesa per la processione tra una folla acclamante. Impazienti di mangiar qualcosa ci
fiondiamo nel primo bar che troviamo dove ci aspetta il peggior cibo del viaggio. Qualche consolazione
con un assaggio di dolci presi su un banchetto di donne del posto.
giovedì 30 giugno, 7 ° giorno
All'oasi di Vendicari: lasciamo l'auto ad Eloro, all'estremo nord del parco dove sorgono le rovine dell'omonima città greca (tra le canne palustri spuntano le gradinate del teatro). A piedi fino a Cala mosche, passando per due magnifiche spiaggie e percorrendo la bellissima costa ricoperta di macchia mediterranea, tra cui spiccano numerosi cespugli di timo in fiore.
Arrivati a Cala mosche sotto un caldo torrido (oggi il termometro tocca i 38°C), mi concedo un lungo bagno con snorkeling: ho la fortuna di avvistare una murena, molto vicina. Dopo la natura un'altra immersione nel barocco a Noto, dove in ogni caso più che visitare... degustiamo: la giornata è stata faticosa ed allontaniamo il pericolo di calo di zuccheri con granita alla mandorla, cassatina, spumone (al famoso Caffè Sicilia), gelato al mandarino (alla Dolceria Costanzo). Scendiamo a Capo Passero, punta estrema del sud-est dove Ionio e Mediterraneo s'incontrano; non posso fare a meno di un bagno al tramonto. E' ormai buio pesto quando troviamo da cenare con n'ottima pizza all'Antica Macina, tra Ispica e Rosolini.
venerdì 1 luglio, 8 ° giorno
Giornata dedicata a Siracusa: nel centro storico iniziamo con il bel mercato dove ci facciamo un panino con un'ottima tricotta condita. Rovine del tempio greco di Apollo, poi il magnifico duomo costruito sul tempio di Atena del quale rimangono ancora le imponenti ma elegantissime colonne doriche inglobate nei muri perimetrali; nell'interno di grande suggestione le colonne greche colloquiano con gli archi normanni e gli altari barocchi. A ridosso del mare la mitica fontana di Aretusa. Pranziamo da Archimede, in una stradina poco lontano dalla piazza principale; il posto non soddisfa le aspettative di tutti, ma serve dei piatti di cous cous enormi. A metà pomeriggio siamo cotti, il caldo si è fatto più umido ed oppprimente; tralasciamo quindi sia i misteriosi Bagni Ebraici ed il famoso parco archeologico che non incontra l'interesse di tutti e comunque richiederebbe risorse fisiche che scarseggiano. Nel tardo pomeriggio siamo all'Hotel Ognina alla periferia di Catania. Cena ad ore tarde in una vicina pizzeria.
sabato 2 luglio, 9° giorno
Oggi a Catania: percorriamo la Va Etnea, affollata di gente a caccia dei saldi iniziati oggi; breve visita ai resti dell'anfiteatro in nera pietra vulcanica, incastonato in Piazza Stesicoro; arriviamo alla centrale Piazza del Duomo con
l'imponente cattedrale di San'Agata e la famosa Fontana dell'elefante. Visita alle (scarse) vestigia delle terme achilleane, sotto il sagrato della cattedrale. Giro per il mercato del pesce e del mercato alimentare, davvero pittoreschi. Pranzo con arancini e cannolo da Savia: i migliori del viaggio! A metà pomeriggio relax in una spiaggia di na specie di villaggio privato a sud della città, dove i gentili guardiani ci lasciano entrare senza pagare una lira. Lunghissimo bagno con vista sull'Etna. Ritorniamo in zona mercato dove ceniamo con pesce in una piccola trattoria non molto entusiasmante.
domenica 3 luglio, 10° giorno
Sveglia all'alba, prendiamo il volo delle 07:30 che ci porta a Venezia per le 09:15. Verso mezzogiorno siamo a casa.
Note
Cibo
L'esperienza enogastronomica in Sicilia mantiene ciò che la sua fama promette: piatti ricchi di tutti i sapori mediterranei dove dominano il pomodoro, i formaggi, le olive, le melanzane, il pesce e molto altro. Il cosiddetto cibo di strada (pizze, focacce, panelle, arancini, ecc.) regala pure molte soddisfazioni. La pasticceria è fenomenale: la granita mangiata qui è davvero un'altra cosa, ed il primo "vero" cannolo siciliano è stato di una bontà commovente.
Clima
Si può dire che
abbamo scelto un periodo al limite del consigliabile. Abbiamo trovato giornate sempre calde (o molto calde) ma per la maggior parte secche e mitigate da una brezza provvidenziale. Secondo i racconti di molta gente del posto i mesi di luglio ed agosto sono più caldi, con punte di 40/45°C, spesso insopportabili.